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MA 1.2.3.2 “Materiali isolanti, fonoassorbenti e smorzanti” (parte 2) Corso di formazione Progetto Low Noise PON 01_01878 Dott.ssa La Rosa Daniela Dipartimento.

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1 MA 1.2.3.2 “Materiali isolanti, fonoassorbenti e smorzanti” (parte 2) Corso di formazione Progetto Low Noise PON 01_01878 Dott.ssa La Rosa Daniela Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Catania Viale A.Doria, 6 Catania E-mail: larosa.angeladaniela@gmail.comlarosa.angeladaniela@gmail.com

2 Argomenti: Valutazione numerica e sperimentale delle proprietà dei materiali fonoassorbenti, isolanti e smorzanti. Normativa relativa. Cenni sulle applicazioni in generale. Applicazioni in campo automobilistico

3 NORMATIVA ACUSTICA LEGGI COMUNITARIE Direttiva 2002/49/CE. Determinazione e gestione del rumore ambientale LEGGI NAZIONALI - L. 447-1995: Legge quadro sull’inquinamento acustico - D.P.C.M: 14-11-1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore - D.P.C.M: 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Con la finalità di ridurre l’esposizione umana al rumore, determina i requisiti acustici che devono possedere gli edifici e gli impianti tecnici installati al loro interno. Le prestazioni sono descritte da quattro grandezze, da verificare in opera: Isolamento acustico standardizzato di facciata: D2m,n,T,w (dB) Livello di rumore di calpestio normalizzato di solai: L’W (dB) Potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti: R’W (dB) Livello di rumore prodotto da impianti: LAeq – LASmax [(dB(A)]

4 D.M. Ambiente 29-11-2000 Criteri per la predisposizione dei piani di contenimento e abbattimento del rumore D.M. Ambiente 01-01-2004 Linee guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale D.P.R. 30-03-2004 n°142 Contenimento dell'inquinamento acustico da traffico veicolare Legge 7-07-2009 n.88 - Legge Comunitaria 2008 All’art. 11 la Legge Comunitaria 2008 indica la necessità di riscrivere la legislazione nazionale inerente l’acustica, per recepire le indicazioni della direttiva comunitaria 2002/49/CE. Al comma 5 vengono riportate considerazioni sull’applicabilità del DPCM 5-12-1997. Legge 4-06-2010 n° 96 - Legge Comunitaria 2009 La Legge 4 giugno 2010, n. 96: "Legge comunitaria 2009", all’art. 15, propone alcune modifiche al comma 5 dell’art. 11 della Legge Comunitaria 2008.

5 PRINCIPALI LEGGI REGIONALI Lombardia Legge regionale 10 agosto 2001 - n° 13, Art. 7 Requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne Friuli Venezia Giulia Legge regionale 18 giugno 2007 – n° 16, Art. 29 / Legge regionale 5 dicembre 2008 - n°16, Art. 9 Requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne Marche Legge regionale 14 novembre 2001 - n° 28, Art. 20 Progettazione, messa in opera ed esercizio di edifici, impianti e infrastruttureUmbriaLegge Regionale n° 08 del 6-6-2002, Art. 15 (come modificata da L.R. 2 maggio 2006, n° 8)

6 NORME TECNICHE RIGUARDANTI L’ACUSTICA EDILIZIA NORME PER LA PROGETTAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI UNI EN 12354-1:2002 Acustica in edilizia. Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti. Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti. UNI EN 12354-2: 2002 Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Isolamento acustico al calpestio tra ambienti UNI EN 12354-3:2002 Acustica in edilizia. Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti. Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall’esterno per via aerea; UNI EN 12354-4:2003 Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Trasmissione del rumore interno all'esterno

7 UNI EN 12354-5:2006 Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Parte 5: Livelli sonori dovuti agli impianti tecnici UNI EN 12354-6:2006 Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Parte 6: Assorbimento acustico in ambienti chiusi UNI/TR 11175:2005 Acustica in edilizia - Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici - Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale

8 MISURAZIONI E CALCOLO DEGLI INDICI DI VALUTAZIONE UNI EN ISO 3382-1:2009Acustica - Misurazione dei parametri acustici degli ambienti - Parte 1: Sale da spettacolo UNI EN ISO 3382-2:2008Acustica - Misurazione dei parametri acustici degli ambienti - Parte 2: Tempo di riverberazione negli ambienti ordinari UNI EN ISO 3382-3:2012Acustica - Misurazione dei parametri acustici degli ambienti - Parte 3: Open space UNI EN ISO 140-4:2000Acustica - Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea tra ambienti UNI EN ISO 140-5:2000Acustica - Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate

9 UNI EN ISO 140-7:2000Acustica - Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazioni in opera dell'isolamento dal rumore di calpestio di solai UNI EN ISO 10052:2010Acustica - Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea, del rumore da calpestio e della rumorosità degli impianti - Metodo di controllo UNI EN ISO 717-1:2007Acustica – Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – Parte 1: isolamento acustico per via aerea. UNI EN ISO 717-2:2007Acustica – Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – Parte 2: isolamento del rumore di calpestio.

10 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLE UNITÀ IMMOBILIARI UNI EN 11367:2010 Acustica in edilizia. Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera. La qualità acustica degli edifici può essere definita mediante la valutazione in opera delle seguenti grandezze, già considerate nel DPCM 05/12/1997, pur dovendosi far rilevare che nel caso degli impianti a funzionamento continuo e discontinuo gli indici di valutazione sono determinati con nuove e diverse espressioni e che nel caso del rumore di calpestio è possibile estendere la valutazione anche ai solai adiacenti di due distinte unità immobiliari: -indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato di facciata, D2m,nT (dB) - indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di divisori verticali e orizzontali fra ambienti appartenenti a differenti unità immobiliari, R’w (dB) - indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra solai sovrapposti ambienti appartenenti a differenti unità immobiliari, L’w (dB) - livello sonoro immesso da impianti a funzionamento continuo, Lic [(dB(A)] -livello sonoro immesso da impianti a funzionamento discontinuo, Lid [(dB(A)]

11 La classe prestazionale dell’edificio può essere valutata – pur in assenza di una norma di legge di recepimento – sulla scorta della tabella riportata nella UNI EN 11367:2010; essa prevede che gli edifici vengano classificati in quattro categorie (classi), così definite: classe I: prestazioni acustiche ottime; classe II: prestazioni acustiche buone; classe III: prestazioni acustiche di base; classe IV: prestazioni acustiche modeste. Tabella 2 – Classi prestazionali degli edificio rispetto agli indici acustici di cui alla UNI EN 11367:2010

12 DPCM del 1° Marzo 1991: Limiti massimi di esposizione al rumore. Con tale decreto si è infatti iniziato ad esaminare in maniera sistematica ed organica le problematiche relative al controllo dell’inquinamento acustico a livello nazionale, coinvolgendo le Regioni nella formulazione di criteri da adottare per la redazione dei piani da parte dei Comuni.

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15 Il DPCM 5 dicembre 1997, attuativo dell’art. 3 comma 1 lettera “e” della Legge n. 447/1995 (la legge quadro sull’inquinamento acustico, che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e di quello abitativo dall’inquinamento acustico), determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti (partizioni orizzontali e verticali) nell’ordine di una limitazione dell’esposizione umana al rumore.

16 Gli ambienti abitativi sono classificati in 7 categorie:

17 Sono imposti i seguenti valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e degli impianti tecnologici (sorgenti sonore interne): R’ w = potere fonoisolante apparente di elementi di separazione tra ambienti definito dalla norma EN ISO 140-5:1996, riferito ad elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari; D 2m,nT,w = isolamento acustico standardizzato (normalizzato) di facciate, definito dalla norma EN ISO 40- 5:1996; L’ n,w = livello di rumore al calpestio normalizzato, definito dal DPCM stesso; L ASmax = livello massimo di pressione sonora ponderata A, riferito alla rumorosità prodotta da impianti tecnologici a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici, rubinetterie) nei locali differenti da quello della sorgente; L Aeq = livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A riferito alla rumorosità prodotta da impianti tecnologici a funzionamento continuo (impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento) nei locali differenti da quello della sorgente.


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